Non tutti i possessori di P.IVA sanno, che esistono diverse agevolazioni fiscali di cui poter usufruire. L’obiettivo di sfruttare questi benefit, è semplice: abbattere il più possibile l’imponibile, cercando di pagare meno tasse.
Anche se il concetto può sembrare complesso, in realtà è molto difficile. La guida che abbiamo creato è perfetta sia per chi ha cominciato da poco un’attività imprenditoriale, ma anche per chi lo fa da tanti anni. Anche perché si sa, nella vita non si smette mai di imparare.
Continua a leggere per scoprire tutte le agevolazioni fiscali per i possessori di partita iva: dalle occasioni per macchine aziendali alle detrazioni delle spese, dai regimi fiscali avvantaggiati alle deduzioni per investimenti.
Agevolazioni fiscali per partita IVA: il regime fiscale
Il primo punto di interesse, è strettamente connesso al regime fiscale. Questa scelta, per quanto possa sembrare “banale”, è probabilmente tra le più importanti da dover prendere. In Italia è possibile usufruire di un regime agevolato (anche noto come forfettario), oppure di quello ordinario.
Per aderire al regime forfettario occorre soddisfare alcuni requisiti (come ad esempio non aver aperto la P.IVA prima di quel momento), oppure non superare gli 85 mila euro di fatturato annuo. Il regime ordinario invece, non ha limiti di fatturato, e consente di poter scaricare dei costi.
Il forfettario non prevede di poter scaricare di costi, perché di base è già un regime con diverse agevolazioni (ad esempio l’esenzione dell’IVA in fattura, o la riduzione delle tasse). Quindi oggi, ci interesseremo soltanto dei benefit fiscali da poter usufruire con il regime ordinario.
Spesa | Spesa deducibile | IVA detraibile |
Iscrizione albo professionale | 100% | 100% |
Materiali di consumo | Intera | Completa |
Stipendi per il personale | 100% | 100% |
Utenze per lo studio professionale | Completamente deducibile | 100% |
Beni strumentali idonei all’attività di impresa | 100% | 100% |
Beni immobili | Dal 50% al 100% | IVA totalmente detraibile |
Autovetture | 20% | 40% |
Telefonia | 80% | 50% lVA per la rete mobile, al 100% per le reti fisse |
Costi per alberghi e ristoranti | 75% | 100% |
Spese di rappresentanza | 100% | Non detraibile |
Corsi di formazione e convegni | 100% (con tetto massimo) | 100% |
Detrazione e deducibilità del noleggio a lungo termine
Uno degli esempi a cui potrebbe ricorrere un possessore di P.IVA, è la deducibilità e detrazione del canone di un noleggio a lungo termine. Piuttosto che comprare un’auto, un libero professionista (agente di commercio) o una società, potrebbe sfruttare le agevolazioni fiscali di un NLT.
Un canone di locazione per un lungo periodo, include la cosiddetta Quota di locazione e quella di Servizi. La differenza tra le due – almeno in termini fiscali – è che la prima ha dei massimali di detrazione da rispettare, mentre la seconda, non ne ha.
In fase contrattuale, l’imprenditore con P.IVA, dovrà comprovare che il mezzo locato sia soltanto ad uso strumentale. Soddisfatto questo requisito, sarà possibile godere del 100% sia in termini di deducibilità, che di detrazione di ambe le quote (di servizi e di locazione).
Se il mezzo o la flotta di veicoli noleggiata, non fosse ad uso strumentale, la deduzione verrebbe ridotta al 20% del canone di noleggio, con il limite di 3.615,20€ (per ciascun veicolo), mentre la detrazione passerebbe al 40%.
È anche possibile, che un mezzo venga concesso al proprio dipendente come uso promiscuo. Questo significa che il lavoratore potrebbe usare il veicolo, anche fuori dall’orario di lavoro, ed usarlo senza darne motivazione, e né tanto meno per esigenze specifiche, ma anche solo per soddisfare un proprio piacere.
In caso di uso promiscuo la deduzione massima sarebbe fissata al 70% sul canone NLT annuo, mentre la detrazione massima sarebbe pari al 40% (qualora venisse addebitata in busta paga). Se il vantaggio fiscale venisse addebitato al dipendente mediante fattura (a sua volta soggetta ad IVA), la deduzione sarebbe del 70%, mentre la detrazione al 100%. I mezzi locati ad uso promiscuo, non hanno alcun limite di deducibilità.
In caso si svolgesse l’attività di agente di commercio o libero professionista con P.IVA, il discorso sarebbe leggermente diverso. Ad esempio, la deduzione massima sarebbe del 20% per i liberi professionisti, mentre l’80% su un massimo pari a 3.615,20€ (in entrambi i casi).
La detrazione dell’IVA per i liberi professionisti sarebbe al 100% in caso di uso strumentale, oppure al 40% per uso non strumentale. Infine, per gli agenti di commercio la detrazione sarebbe ugualmente al 100%, ma la deducibilità scenderebbe all’80% su un importo massimo di 3.615,20 euro.
È chiaro che ogni situazione dev’essere valutata soggettivamente con l’aiuto di un commercialista. Un professionista del settore saprà suggerirti la soluzione migliore per scaricare interamente i costi, e ridurre l’imponibile per pagare meno tasse.