Antinfiammatori naturali: quali sono i migliori?

Da diversi anni a questa parte, è cresciuto notevolmente l’interesse nei confronti delle piante caratterizzate da un effetto antinfiammatorio. Questo successo può essere motivato considerando due aspetti: da un lato, si parla di soluzioni che hanno effetti collaterali blandi, in alcuni casi inesistenti. Dall’altro, invece, si ha a che fare con rimedi che non prevedono il ricorso a molecole di sintesi chimica, ritenute da molti pericolose.

Sono tantissime, circa 600, le piante che, secondo la letteratura scientifica, sarebbero caratterizzate da una forte efficacia infiammatoria. Scopriamo, nelle prossime righe, alcune informazioni su quelle che funzionano davvero (prima di provarli, è cruciale chiedere consiglio al proprio medico di fiducia).

Aloe

Pianta appartenente alla famiglia delle Liliacee, l’aloe si contraddistingue per indiscussi effetti antinfiammatori a livello topico. Gli unguenti che la vedono come ingrediente, infatti, sono chiamati in causa quando è necessario lenire il fastidio di una scottatura, oppure in caso di prurito o punture di insetti.

Per quanto riguarda la sua efficacia antinfiammatoria a livello sistemico, è aperta la discussione in seno alla comunità scientifica.

Nonostante ciò, nella medicina popolare si parla spesso di ricorso all’aloe come rimedio in caso di problematiche come le gastriti o la sindrome del colon irritabile. In questi ultimi casi, si assume un succo concentrato ricavato dalle foglie della pianta.

Arnica

L’arnica è una pianta perenne la cui origine è legata alle zone montuose dell’Europa centrale. Appartenente alla famiglia delle Compositae, è impiegata soprattutto per risolvere quadri infiammatori topici.

I rimedi a base di arnica montana si possono prendere in considerazione, per esempio, in caso di contusioni o stiramenti dei muscoli durante l’attività sportiva. In questo caso, per i benefici bisogna ringraziare il principio attivo elenalina, in grado di agire contro le infiammazioni inibendo il cosiddetto fattore di trascrizione NF-kb, tra i più importanti mediatori dell’infiammazione.

L’arnica è efficace non solo in caso di problemi infiammatori, ma anche quando si ha a che fare con una patologia degenerativa e profondamente invalidante, ossia l’osteoartrite.

Artiglio del diavolo

Questo antinfiammatorio naturale viene utilizzato in quadri di tendiniti, osteoartrite, contusioni, quadri di sciatica.

Le proprietà antinfiammatorie sono dovute alla presenza di principi attivi noti come harpagosidi. Questi ultimi, sono ritenuti la principale causa degli effetti analgesici dell’artiglio del diavolo nei casi in cui si ha a che fare con problematiche a livello osteoarticolare.

Reishi

Conosciuto anche come Ganoderma, il reishi è un fungo medicinale di origine cinese. Impiegato da secoli in medicina popolare in Cina, Giappone e Corea, è noto per la presenza, nell’estratto secco, di oltre 400 composti bioattivi.

Tra questi è possibile citare gli steroli, i triterpenoidi, gli acidi grassi, le proteine, i peptidi, minerali come il potassio, il magnesio, lo zinco, il ferro e il calcio, giusto per citarne alcuni.

Ananas

Questo frutto tropicale, oltre a essere buonissimo e versatile in cucina, è caratterizzato da preziosi effetti antinfiammatori. I principi attivi con questa proprietà si trovano in particolare nella polpa e nel gambo.

Il principio attivo antinfiammatorio simbolo dell’ananas è la bromelina. Tra i suoi benefici, è possibile citare pure la capacità di favorire il drenaggio dei liquidi in eccesso.

Tornando un attimo alla sua efficacia antinfiammatoria, si ricorda il suo essere portentosa in quadri caratterizzati dalla presenza di edemi e traumi muscolari.

Rosmarino

Il rosmarino è una delle piante simbolo della flora mediterranea. Amatissimo in cucina, non tutti sanno che è anche un fantastico antinfiammatorio naturale. Premettendo il fatto che, ad oggi, gli studi che hanno inquadrato questa proprietà sono stati effettuati soprattutto in vitro e in vivo su animali, si ricorda che il rosmarino come antinfiammatorio può essere utilizzato a fronte di piaghe, scottature, ferite.

Alga spirulina

L’alga spirulina è un super food che, negli ultimi anni, è finita al centro dell’attenzione per via dei suoi numerosi benefici. Originaria dell’Asia – ma anche del centro e del Sud America – sarebbe in grado, come rivelato da diversi studi, di tenere sotto controllo il proliferare delle citochine, molecole proteiche che caratterizzano il quadro degli stati infiammatori.

Malva

Questa celebre pianta è caratterizzata, tra le diverse proprietà, anche da un’importante efficacia antinfiammatoria. In questo caso, tutto dipende dalle mucillagini di cui sono ricche non solo le foglie, ma anche i fiori.

La malva come antinfiammatorio si può impiegare quando si ha la necessità di risolvere i problemi a carico dei tessuti molli del corpo. Viene impiegata anche per combattere le infiammazioni a carico dell’intestino, per non parlare del suo impiego contro la tosse.

Salvia

Altra pianta officinale alimentare molto apprezzata, la salvia si contraddistingue per proprietà antinfiammatorie frutto della presenza di composti attivi come gli acidi fenolici e i flavonoidi.

Per quanto riguarda i problemi concreti per i quali viene usata, si ricordano le infiammazioni a carico di gola, bocca e tratti respiratori iniziali. Efficace anche a uso topico, la salvia viene usata per disinfettare le ferite.

Tra gli altri benefici di questa pianta è possibile citare l’efficacia diuretica e il ruolo nell’ottimizzazione dell’efficienza dei processi digestivi.

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