Il Lago di Bolsena è il più grande lago di origine vulcanica d’Europa ed il 5° per grandezza in Italia. Circondato da verdeggianti colline dalla terra fertilissima, ha due isole che si specchiano nelle sue limpide acque: l’Isola Martana dove, nell’anno 535, trovò la morte Amalasunta regina dei Goti, e l’Isola Bisentina che divenne sede papale estiva nel Rinascimento grazie alla famiglia Farnese. Formatosi circa 400 mila anni fa, il lago ha una superficie di 114 km2, un perimetro costiero di 43 km ed una profondità massima di 151 metri; alimentato da acqua piovana e acqua sorgiva, ha un unico emissario, il fiume Marta. Sulle sue rive e ai bordi della caldera sono i paesi di Bolsena, da cui prende il nome, Montefiascone, Marta, Capodimonte, Gradoli, Grotte di Castro, San Lorenzo Nuovo. Fanno parte del Comprensorio del Lago di Bolsena anche i paesi di Latera e Bagnoregio.
Ogni luogo ha un ricco passato storico, con leggende, tradizioni e illustri personaggi; ogni luogo ha un profondo legame con la terra e con la storia degli uomini che dalla preistoria fino ai giorni nostri hanno lasciato le loro tracce indelebili. La formazione geologica del territorio ed il vulcanesimo sono ancora visibili in una rara formazione di basalto colonnare, vero e proprio monumento geologico, destinato a diventare un geo-sito UNESCO per la sua straordinaria importanza. Si trova a circa 3 km a sud di Bolsena, lungo la statale Cassia, ed è localmente noto con il suggestivo nome di Pietre Lanciate. Insediamenti dell’età della pietra, del rame, del bronzo, del ferro sono presenti in varie località del comprensorio lacustre; così come è presente la cosiddetta Civiltà Villanoviana con gli insediamenti di Bisenzio (Capodimonte) e dell’ormai sommerso villaggio del Grancaro (Bolsena). Il Lago di Bolsena nella Tuscia, terra d’Etruria, ha ospitato vari insediamenti etruschi: tra tutti svetta Bolsena, l’etrusca città-stato di Velzna, circondata da imponenti mura difensive ancora visibili, con le sue nascoste necropoli e i numerosi templi. Distrutta dalla potenza romana fu riedificata prendendo il nome di Volsinii e diventando poi l’attuale Bolsena. Le colline che circondano il lago, i Monti Vulsini, unitamente alle due piccole isole ed al lago stesso, rivestono un’importanza naturalistico-ambientale-paesaggistica di primaria grandezza: sono stati infatti dichiarati SIC (siti di interesse comunitario) e ZPS (zone protezione speciale) per la presenza di specie vegetali e faunistiche di alto valore ambientale, destinate a protezione e tutela da parte della Comunità Europea. Le zone sottoposte a tutela sono state inserite, unitamente al geo-sito, nella lista dei siti canditati a diventare patrimonio dell’umanità-UNESCO.
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La Tuscia
Bolsena, il suo lago, i paesi che si trovano nel nord della regione Lazio, la provincia di Viterbo: l’intera area è conosciuta anche con il nome di Tuscia. Tusci o Etrusci erano chiamati dai Romani gli Etruschi abitatori di questa terra. Nel I secolo a.C., l’Imperatore Augusto, dividendo il territorio italiano in regioni, istituì nell’area compresa tra Toscana e Lazio la VII Regio denominandola Etruria. Si deve, invece, all’Imperatore Diocleziano l’istituzionalizzazione del nome Tuscia, una vasta regione che includeva: la Tuscia Romana, corrispondente al Lazio settentrionale con Viterbo, il primo nucleo del patrimonio di San Pietro (futuro Stato Pontificio), Civitavecchia e il suo territorio, la Tuscia Ducale, che includeva i territori laziali governati dai Duchi di Spoleto; la Tuscia Regale o Longobarda, comprendente i territori della Toscana sottomessi ai Longobardi. Oggi è proprio la provincia di Viterbo l’unica ad aver mantenuto il nome di Tuscia.