Gli impianti fotovoltaici sono diventati un enorme punto di riferimento per coloro che vogliono sostenere il pianeta e al contempo ridurre i consumi. In effetti, l’installazione dei pannelli è un modo concreto per diventare indipendente dai principali fornitori. Ma quanto si risparmia? Quali sono gli effettivi vantaggi? Una panoramica completa.
(Al link seguente possiamo vedere come un’azienda leader del settore, la F.lli Franchini Impianti di Rimini, opera con il fotovoltaico)
I vantaggi economici degli impianti fotovoltaici
Sono diversi i fattori che influenzano il risparmio derivato dall’installazione dell’impianto fotovoltaico. Prima di tutto, tornano utili gli stessi incentivi dello Stato, che ormai, seguendo le direttive dell’Unione Europea, dà la possibilità a noi cittadini di propendere per il fotovoltaico risparmiando sull’installazione.
Il vantaggio economico principale, tuttavia, va pensato sul lungo termine. Di fatto, si riduce la dipendenza dalle fonti di energia tradizionale: di conseguenza, diminuiscono i costi delle bollette. L’energia solare è autoprodotta: in base ai pannelli installati, è persino possibile non dover più pagare la luce.
Consideriamo anche che la presenza dei pannelli aumenta il valore della proprietà. Al giorno d’oggi gli acquirenti sono molto interessati alle case e agli edifici sostenibili. E lo saranno sempre di più. Per chi è proprietario, dunque, questa spesa rappresenta un investimento concreto.
In ogni caso, secondo le stime di Arera, il risparmio in bolletta di un impianto fotovoltaico si attesta sui 325 euro all’anno. Tuttavia, può aumentare a 750 euro all’anno in caso di batteria ad accumulo 2. Non proprio bruscolini, soprattutto per le famiglie, maggiormente colpite dal caro vita.
Pay back time energetico
A questo punto è importante approfondire un argomento in particolare, ovvero il cosiddetto il pay back time energetico: cosa vuol dire? Calcolare il tempo necessario per recuperare l’investimento iniziale. Sebbene ci siano dei fattori che possono contribuire in modo più o meno determinante, il calcolo si attesta sui 5/10 anni. Il costo iniziale, comunque, viene sempre ammortizzato nel tempo.
I fattori
Prima di tutto, ogni impianto fotovoltaico è a sé: viene personalizzato in base ai requisiti finanziari o agli obiettivi energetici. Raramente esistono due impianti perfettamente uguali, ed è il motivo per cui il periodo di ammortamento è differente per tutti, dal singolo fino alle aziende che scelgono di sostenere il fotovoltaico.
Quali sono, però, i fattori che nel dettaglio possono influire? Al primo posto troviamo il consumo energetico, così come la spesa. In presenza di tariffe piuttosto elevate, gli impianti solari rappresentano una soluzione immediata per risparmiare.
Naturalmente, anche la quantità di energia prodotta dall’impianto influenza il risparmio. Per ottenere un ROI di livello, bisogna massimizzare tutto lo spazio a disposizione, così da garantire un’alta produzione di energia solare.
È possibile, in ogni caso, valutare anche delle opzioni di finanziamento o gli incentivi dello Stato per ottenere il fotovoltaico praticamente a un costo irrisorio.
I benefici ambientali
Certo, è importante parlare del risparmio economico. Ma dobbiamo anche considerare i benefici ambientali, perché il fotovoltaico, di fatto, riduce la nostra dipendenza dai combustibili fossili, permettendoci di contribuire alla lotta al cambiamento climatico. Preserviamo persino la qualità dell’aria che respiriamo.
C’è di più: l’energia rinnovabile è considerata inesauribile. Gli impianti fotovoltaici funzionano in virtù del Sole: quest’ultimo ha ancora – per fortuna – una lunga vita davanti a sé. Possiamo così aiutare le future generazioni, perché è a loro che dovrebbe andare il nostro pensiero.
Manutenzione ridotta
In generale, anche la manutenzione del fotovoltaico è vantaggiosa: la pulizia periodica è importante, in quanto garantisce la sua efficienza. Ma non ci sono ulteriori costi importanti da considerare sul lungo termine.
Del resto, l’impianto non prevede delle parti in movimento, dunque non è molto soggetto all’usura. Oltre alla pulizia, un altro aspetto da tenere in considerazione è la sostituzione dell’inverter.
Non stiamo comunque parlando di qualcosa da fare nell’immediato: l’apparecchio dura anche una decina di anni. Infine, la massima attenzione va prestata anche ai cavi, perché garantiscono il funzionamento dell’impianto.
Perché la fornitura tradizionale non è più conveniente?
Le energie rinnovabili si sono poste come una soluzione a un grosso problema: la fornitura tradizionale di energia prevede un uso massiccio, oltre che continuo, delle risorse fossili, provocando ovviamente un danno all’ambiente.
Non solo: consideriamo gli aumenti periodici, che possono dipendere sia dai costi dei fornitori che dal nostro consumo stesso della corrente. Infine, installando il fotovoltaico, si vanno a prevenire disguidi o disservizi, tutti quei guasti che possono dipendere dai principali fenomeni atmosferici, come la pioggia.